Attenzione: quest'articolo tratta di materie a carattere medico scientifico.
Per quanto le informazioni in esso contenute siano state selezionate e riportate con cura e con la massima precisione scientifica, non possono e non potranno mai sostituire il parere di un Medico o una visita medica specialistica, e debbono pertanto essere utilizzate per uso esclusivamente informativo.
In caso di dubbi e o domande, chiedi sempre consiglio ad un Medico.
Quest'articolo è stato aggiornato dalla Dott.ssa Luisella Troyer il giorno: martedì 05 marzo, 2024
Le gambe gonfie e pesanti a fine giornata
Sei continuamente sofferente con le tue gambe?
A fine giornata senti le tue gambe gonfie, pesanti, difficili da muovere?
Se le tue gambe sono un tormento, specialmente durante l'estate e con le alte temperature, forse c'è un problema sotto che deve essere analizzato e risolto.
Leggi questa pagina per scoprire il perché le gambe, specie durante l'estate, diventano gonfie, pesanti, ben poco sostenibili durante la giornata lavorativa e, in sintesi, molto dolenti.
Questa pagina è stata scritta dalla Dottoressa Luisella Troyer, e può contenere e contiene utili consigli per stare meglio con le tue gambe.
Buona lettura!
Perché le gambe si gonfiano?
Le gambe sono il nostro motore naturale.
Non ci si pensa spesso, ma tutta la struttura del nostro corpo pesa costantemente sui nostri arti inferiori.
Gambe sono perennemente sottoposte all'attrazione gravitazionale, che attira tutti i corpi dotati di massa verso il centro del pianeta.
Il sangue della nostra circolazione, sia venosa che arteriosa, fluisce in un circuito chiuso.
Questo circuito ha come motore principale, come noto, il cuore, che funziona da vera e propria pompa idraulica.
Il cuore, col suo instancabile movimento di contrazione e di decontrazione, spinge il sangue ossigenato, quindi quello arterioso, carico di ossigeno e di nutrimento, verso le estremità del corpo, gambe incluse.
Il sangue di ritorno, quindi quello venoso, non ha la stessa identica forza di spinta per il ritorno al cuore, e questo è un problema.
L'evoluzione, considerando che l'essere umano è un organismo bipede, ha tentato di ovviare al problema del ritorno del sangue venoso verso il cuore con il sistema venoso stesso, che è strutturato in un particolare modo, atto a sfruttare la nostra andatura proprio per 'spingere su' il sangue refluo verso il cuore.
Il sistema venoso umano e difatti composto essenzialmente da due sotto circoli: sistema venoso superficiale e il sistema venoso profondo.
Il sistema venoso superficiale è formato da tutte quelle vene che sono anatomicamente posizionati sopra la tonaca muscolare.
Tre immagini di piede piatto (a sinistra), piede normoconformato (al centro) e piede cavo (a destra).
In rosso è evidenziata la linea di forza plantare, che determina a sua volta il carico dei polpacci e, in sintesi, di tutta la gamba.
Molto spesso, gonfiori e dolori alle gambe sono causati proprio da un iper-carico dei polpacci e dei muscoli tutti della gamba, a sua volta sofferenti per via di un difetto posturale dell'arco plantare
Queste vene sono congiunte ad altre vene, posizionate stavolta sotto i muscoli, quindi in profondità nei tessuti.
Le vene superficiali raccolgono il sangue dalle periferie in superficie, e attraverso le vene perforanti, lo spingono verso le vene profonde, che lo rimandano a loro volta verso il cuore, completando il circolo.
Questa spinta è agevolata proprio dalla compressione muscolare, che quindi agisce come un avere propria pompa ausiliaria.
Ecco perché camminando, noi non facciamo altro che aiutare la circolazione venosa, sfruttando la contrazione e la decontrazione dei muscoli delle nostre gambe, come se fosse una vera e propria pompa che spinge il sangue venoso attraverso le vene profonde in direzione del cuore.
Le gambe quindi non hanno solo l'importante compito di permetterci di deambulare, ma sono proprio le nostre naturali pompe ausiliarie per evitare il ristagno del sangue venoso.
Per la già citata forza di gravità, chi agisce in ogni momento sulla nostra circolazione sanguigna, le gambe quindi sostengono il peso del nostro corpo, ma anche il peso stesso del sangue.
Il meccanismo del passo e la soletta di Lejars, che funziona come una vera e propria spugna per la circolazione venosa
Ecco perché in certe condizioni le nostre gambe possono gonfiarsi, poiché il sangue venoso è un vero e proprio peso, che le gambe tentano sempre di rimandare verso il cuore, aiutate dalla camminata e dal meccanismo del passo.
Le gambe gonfie quindi possono essere causate da un non corretto ritorno del sangue venoso verso il cuore, che è una delle cause principali del gonfiore (edema, in gergo medico), ma possono essere causate anche da problemi di camminata, quindi posturali, oppure problemi muscolari.
Un non corretto appoggio plantare, con una camminata scorretta e non pienamente bilanciata, potrebbe essere un'altra causa del gonfiore alle gambe.
Da sinistra a destra, le impronte degli archi plantari: piede normale, piede cavo, piede piatto:
I difetti posturali sono una delle prime cause del dolore e del gonfiore alle gambe, poiché peggiorano sia il meccanismo del passo e sia la funzione della soletta di Lejars
Questo perché, come accennato in precedenza, i muscoli delle nostre gambe non servono solo alla deambulazione, ma sono anche le nostre pompe venose.
Camminando male, quindi, noi facciamo lavorare male i muscoli del nostre gambe, che a loro volta possono stressarsi e non garantire una buona pompa muscolare.
Queste sono le cause principali del gonfiore delle gambe, che molte persone, sia uomini che donne, spesso lamentano, soprattutto dopo un'intensa giornata di lavoro.
Ma ci sono anche altre cause per il gonfiore alle gambe, che ora vedremo.
Soffri di gambe grosse e gonfie, molto dolenti?
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Le vene varicose sono il sintomo immediatamente visibile dell'insufficienza venosa cronica, cioè la malattia che, lentamente, sfianca la parete interna venosa (endotelio), deformandola e rendendo la vena incontinente.
Una volta dilatata in maniera abnorme e divenuta una varice, la vena malata non può tornare alle dimensioni normali, e deve quindi essere trattata chirurgicamente, o comunque con terapie mediche avanzate (come la scleromousse).
Con il caldo, il problema delle varici si potenzia e peggiora, per il noto effetto della vasodilatazione.
Le gambe possono gonfiarsi per un problema linfatico?
Lo schema del sistema linfatico umano, il fitto reticolo che permea tutto il corpo e permette il drenaggio della linfa
La linfa è un liquido debolmente alcalino, prodotto come naturale scarto del metabolismo cellulare.
La linfa è chiamata anche liquido interstiziale, poiché viene riversata direttamente dalle cellule nello spazio interstiziale, che separa i nostri organi interni.
La linfa è dunque un prodotto di scarto, composta principalmente da proteine, da una piccola parte di grassi, da una modesta parte di acqua e, non meno importante, anche da residui di batteri e di virus.
Il sistema linfatico è un complesso reticolo formato da vasi, trasparenti e davvero molto piccoli (più piccoli anche dei capillari venosi) che permeano e tutto il corpo, arrivando in ogni punto dello stesso.
Il sistema linfatico drena costantemente la linfa dallo spazio interstiziale, e per mezzo dei grandi dotti linfatici porta la linfa direttamente nel circolo venoso, dove sarà definitivamente smaltita dal fegato e successivamente filtrata dai reni.
Il sistema linfatico funziona automaticamente, e non c'è bisogno di alcuno stimolo oppure un aiuto da parte esterna.
Quando il sistema linfatico funziona nella norma, il nostro corpo è costantemente drenato da i suoi stessi rifiuti tossici, mantenendo il il giusto grado di idratazione.
La linfa (in celeste nel disegno) viene prodotta come materiale di scarto direttamente dalle cellule dei tessuti, e riversata poi nello spazio interstiziale.
I vasi linfatici, che permeano tutto il corpo arrivando in ogni punto, assorbono poi il liquido intestiziale e trasportano la linfa nel sistema venoso, dove sarà definitivamente smaltita da fegato e reni
Qualsiasi problema il sistema linfatico, invece, causa un malfunzionamento del drenaggio della linfa, che può dare origine ad un edema linfatico.
Un edema linfatico, chiamato anche linfedema, è un ristagno della linfa causata da un cattivo drenaggio del sistema linfatico.
Un linfedema, quindi un edema dovuto a ristagno della linfa, può manifestarsi in ogni parte del corpo.
Il linfedema può essere di natura primitiva, quindi congenita alla nascita, oppure di natura secondaria, quindi causato da un danneggiamento esterno che il sistema linfatico a subito.
Le gambe, come qualsiasi altra parte del corpo, possono essere affette da ristagno linfatico.
Per la sopracitata forza di gravità, un linfedema alle gambe può divenire di dimensioni e volumi importanti, passando dal semplice di rigonfiamento fino a situazioni di alta gravità, in cui la mobilità dell'arto diviene totalmente compromessa.
Il linfedema raramente si presenta bilaterale, quindi simmetrico ad entrambi gli arti, e sebbene tale condizione sia possibile spesso la stasi linfatica affligge solo una gamba, lasciando inalterata l'altra.
In Italia, c'è una cronica carenza di informazioni sul linfedema e sulle patologie del sistema linfatico, e tale mancanza informativa è condivisa non solo dei pazienti, quindi dal mondo laico, ma anche dal personale medico.
Questo fa sì che il paziente che sviluppa una condizione di linfedema, magari secondaria a un intervento di rimozione tumorale, spesso si trova impossibilitato a capire la natura esatta del rigonfiamento dell'arto, iniziando una vera e propria odissea tra diversi specialisti sanitari nel tentativo di dare una spiegazione plausibile alla sua condizione.
Un linfedema all'arto inferiore sinistro
La stasi linfatica che causa il linfedema e quindi un'altra possibile causa delle gambe gonfie e dolenti, di natura totalmente estranea al problema invece circolatorio venoso.
Precipitando per la forza di gravità, la linfa che ristagna e forma il linfedema diviene particolarmente invalidante per la mobilità degli arti inferiori, soprattutto verso la fine della giornata, quando la persona affetta da stasi è stata per molto tempo in piedi, specie imposizioni ortostatiche (cioè posizioni ferme in piedi e poco mobili, come ad esempio il personale delle cucine dei ristoranti).
Datosi che la linfa è composta principalmente da proteine, un linfedema trascurato e su cui non è stata applicata la giusta terapia decongestionante, diviene col tempo duro e fibrotico, proprio per la coaugulazione delle proteine contenute nella linfa.
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La gravidanza: una condizione fisiologica che può portare a gambe gonfie e dolenti
La gravidanza, quindi quel periodo unico ed irripetibile per la donna che prepara ad una nuova nascita, è sicuramente un fattore di rischio ormai ben noto per il gonfiore delle gambe.
Durante la gravidanza le pressioni addominali della donna incinta sono decisamente differenti rispetto alla norma.
Questo perché, con l'avanzare della gravidanza, il peso del bambino aumenta, e di conseguenza aumenta la pressione del feto sui grandi vasi addominali sia venosi che linfatici.
Appoggiandosi su questi vasi, il bambino ne causa quindi una compressione anomala, che a sua volta genera una difficoltà nel normale ricircolo del sangue venoso oppure della linfa.
Non riuscendo a drenare correttamente sia il sangue venoso che la circolazione linfatica, sia il sistema venoso che quello linfatico subiscono un rallentamento, con un inevitabile e logico edema agli arti inferiori, quindi un rigonfiamento delle gambe.
Diffuse vene varicose su donna di 41 anni al 7° mese di gravidanza, dovute all'iper-pressione del feto
Avere quindi le gambe gonfie e, spesso, dolenti, è uno dei sintomi tipici della donna gravida, che non deve necessariamente spaventare.
Solitamente, questo tipo di gonfiore, si risolve finita la gravidanza, con le gambe che durante il puerperio lentamente tornano alla loro forma normale, senza più gonfiore.
Ci sono alcuni casi, però, in cui tale gonfiore diviene non solo un fastidio ma un avere propria condizione patologica.
Questi casi sono solitamente ascritti a donne incinte che manifestano una condizione genetica di predisposizione all'insufficienza venosa cronica oppure, non secondariamente, e affette da una condizione di linfedema primitivo mai diagnosticato.
Per le donne incinte che presentano familarità con l'insufficienza venosa, è sempre consigliata una visita specialistica angiologica, correlata da esame ecocolordoppler, per valutare lo stato interno del sistema venoso degli arti inferiori
In questi casi specifici il gonfiore delle gambe, causato da un'insufficienza venosa cronica che esplode in tutta la sua forza, oppure causato da una stasi linfatica, diviene patologico e può proseguire e permanere anche dopo il parto.
In questi casi, quindi, le gambe gonfie in gravidanza sono un segnale: un segnale che non deve essere sottovalutato, e che dovrebbe spingere la donna incinta ad effettuare, anche durante la gravidanza, una visita specialistica angiologica.
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Lo stato di gravidanza è uno dei noti fattori scatenanti delle gambe gonfie per quanto riguarda il genere femminile.
La statistica del rigonfiamento delle gambe nelle donne incinte è davvero elevata: si stima che otto donne su dieci sperimentino il sintomo.
Una percentuale davvero elevata, che comunque viene giustificata dalla causa dell'edema, ovverosia il peso del bambino che scatena a sua volta un'iper-pressione dei grandi vasi addominali del corpo della mamma.
Nella maggior parte dei casi, è sufficiente un preciso controllo del peso, la giusta attività fisica e l'uso di calze elastocompressive per dare immediato sollievo alle gambe della futura mamma, ma in qualche caso è necessario prevenire problemi ben più gravi (tipo una trombosi), che possono scatenarsi al momento del parto.
Perché le gambe si gonfiano e peggiorano d'estate e con il caldo?
A sinistra: vena sana, in cui il fluire del sangue, grazie alle valvole integre, è possibile solo in un senso.
A destra: vena varicosa, in cui il deterioramento dei tessuti e delle valvole permette al sangue di fluire anche in senso contrario, creando quindi reflusso e stasi.
In estate, per effetto della vasodilatazione causata dal caldo, le varici aumentano ancora di più la loro ectasia, peggiorando la sintomatologia per il paziente
Il gonfiore delle gambe, inaspettato e particolarmente evidente col caldo, è un sintomo comune a molti, sia uomini che donne.
Tale edema mi festa principalmente durante i periodi molto caldi, come l'inizio dell'estate oppure, specie durante questi ultimi anni di innalzamento delle temperature medie, anche in primavera avanzata.
Il motivo per cui le gambe si gonfiano col caldo, sia in primavera che in estate, è dovuto alla vaso dilatazione.
La vaso dilatazione è un fenomeno che, come il nome suggerisce, fa dilatare i vasi del corpo umano (quindi vene, arterie o anche vasi linfatici) con l'aumentare della temperatura.
La vasodilatazione è un fenomeno naturale e fisiologico, dovuto a motivazioni fisiche: l'aumento di temperatura provoca un eccitamento degli atomi e delle molecole di qualsiasi materiale, tessuti biologici inclusi.
Tale eccitamento fa aumentare il distanziamento tra le molecole, che quindi risultano più lontane tra di loro.
Questo porta a gonfiore, quindi edema, dei vasi del corpo umano, che diventa più evidente nelle gambe, cioè nel punto in cui il corpo subisce maggiormente la pressione del suo peso.
È quindi del tutto normale che le gambe e, in generale, i vasi del nostro corpo si dilatino col caldo, ma questo fenomeno rende ovviamente più evidente le situazioni già compromesse da insufficienze venose, problemi posturali oppure stasi linfatiche.
Ecco perché durante l'estate le persone che hanno già problemi di gonfiore alle gambe vedono acuire le loro problematiche, a volte fino a situazioni di difficile gestione, in cui gonfiore e dolore divengono veramente importanti, tali da condizionare la vita sociale e lavorativa del paziente.
Il caldo quindi non è un nemico delle nostre gambe, ma si comporta come un amplificatore: è normale che le gambe si gonfino col caldo, ma in situazioni di patologie accertate tale gonfiore diviene ancor più evidente e, in molti casi, insostenibile.
Tutto ciò ci dice che è sempre buona norma rivolgersi al Medico Angiologo prima dell’inizio della stagione calda, affinché vengano messi in atto tutte le terapie, sia preventive che curative, per minimizzare il gonfiore dovuto alla vasodilatazione, e per portare immediato sollievo alle gambe dolenti e gonfie.
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Cosa si può fare per le gambe gonfie e dolenti?
Le calze elastiche sono spesso un valido ed immediato rimedio per la pesantezza e il dolore alle gambe, ma devono essere prescritte da un Medico Angiologo esperto e preparato
Le gambe gonfie, pesanti e dolenti sono sempre un sintomo e mai una causa.
La giusta terapia quindi mira innanzitutto a identificare la causa del gonfiore delle gambe, che deve essere accertata con una visita specialistica da un Medico competente.
Nel caso che il gonfiore fosse causato da un'insufficienza venosa, quindi da delle varici, la terapia deve essere impostata alla risoluzione delle stesse.
In caso di gonfiore dovuto a un vizio o un difetto posturale, come per esempio un piede cavo, un piede pronato, un piede piatto, la terapia prevede necessariamente la correzione della camminata e della postura per mezzo, ad esempio, di un plantare correttivo.
Nel caso di una stasi linfatica, quindi di un linfedema, è necessario e ed impellente aiutare il corpo a risolvere tale stasi, per mezzo della Terapia Complessa Decongestionante.
Tutte queste terapie sono possibili solo dopo la visita medica specialistica, in cui il Medico competente (che di solito è un Medico Angiologo), valutata la situazione del paziente ed eseguiti gli eventuali esami specialistici di riferimento, propone un percorso specifico e personalizzato.
La prescrizione di calze elastiche, ad esempio, ci sono uno strumento in molti casi indispensabile per velocizzare il ritorno venoso oppure per aiutare la decongestione della stasi, deve essere sempre un atto medico, quindi una terapia basata su una prescrizione medica.
I rimedi ‘fai da te’ per il gonfiore delle gambe devono essere assolutamente evitati: si rischia sempre di fare più male che bene, poiché, come abbiamo visto, la reale causa del gonfiore delle gambe è dipesa da tanti fattori scatenanti e cause fisiologiche, che solo un Medico può scientemente analizzare, per mezzo di una visita specialistica.
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Il Chirurgo Vascolare, conosciuto comunemente come Angiologo, è lo specialista Medico in grado di diagnosticare e curare l'origine del sintomo delle gambe gonfie.
Data la natura spesso necessariamente multidisciplinare dell'edema alle gambe, al Chirurgo Vascolare sono richieste spiccate doti di anamnesi, con competenze elevate anche in posturologia e necessarie nozioni di ortopedia e fisiatria.
Questo poiché, spesso, l'edema alle gambe è dipeso da difetti della camminata e della postura, che generano iper-carico della muscolatura, con relativo edema e fastidio.
Qual’è il medico che può aiutare in caso di gambe gonfie e dolenti?
Lo specialista sanitario preparato e qualificato per aiutare i pazienti con gambe gonfie e dolenti e il Medico Angiologo, conosciuto anche come Chirurgo Vascolare.
Il Chirurgo Vascolare è il Medico specialista della circolazione umana sia venosa, arteriosa oppure linfatica.
Grazie alle sue grandi conoscenze di flebologia e di linfologia, il Medico Angiologo può non solo diagnosticare per tempo l’edema delle gambe e quindi diagnosticare il motivo del gonfiore, ma può anche mettere in atto immediati ed efficaci trattamenti per risolverlo, oppure per minimizzarlo.
La visita angiologica è l'esame clinico di riferimento per diagnosticare e proporre una terapia per il gonfiore delle gambe, ed è di solito accompagnata da un esame specialistico chiamato eco-color-doppler.
Per il problema della vasodilatazione, è altamente consigliato che il paziente che già sa di avere problemi di gonfiore e pesantezza alle gambe e segua una visita specialistica angiologica prima dell'inizio della stagione calda.
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Quindi ricorda che...
- Il gonfiore degli arti inferiori è sempre un sintomo, che può avere numerose origini e fattori scatenanti;
- L'insufficienza venosa cronica causa una dilatazione permanente delle vene colpite dalla patologia, che a sua volta degenera in un reflusso di sangue venoso, che può causare edema e sensazione di pesantezza alle gambe;
- Una stasi linfatica dovuta ad un danneggiamento o ad una malformazione del sistema linfatico può causare un linfedema, cioè un iper-accumulo della linfa che causa a sua volta un abnorme gonfiore;
- Problemi posturali mai risolti, come ad esempio la mancata correzione della camminata in presenza di anomalia dell'arco plantare, generano a loro volta un iper-carico dei muscoli della gamba, con conseguente sensazione di pesantezza ed edema;
- D'estate, per effetto della vasodilatazione dovuta al caldo, è normale e fisiologico che le gambe si gonfino;
- Lo stato di gravidanza della donna genera spesso un anomalo gonfiore degli arti inferiori, che in molti casi è del tutto transitorio;
- I problemi cronici di gonfiore alle gambe, per gli effetti della vasodilatazione dovuta al caldo, vengono aumentati esponenzialmente;
- Il Medico specialista indicato per diagnosticare e curare i problemi a monte del gonfiore alle gambe è il Chirurgo Vascolare, conosciuto anche come Angiologo;
- Le calze elastiche possono essere un formidabile aiuto contro il gonfiore delle gambe e la sensazione di pesantezza, ma devono essere prescritte da un Medico Angiologo;
- Se si ha familiarità con le patologie vascolari oppure si conosce da tempo una già nota patologia venosa, è sempre bene rivolgersi al Medico Angiologo prima dell'inizio della stagione calda
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