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Dott.ssa Luisella Troyer Chirurgo Vascolare Angiologo a Milano
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Attenzione: quest'articolo tratta di materie a carattere medico scientifico.
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Quest'articolo è stato aggiornato dalla Dott.ssa Luisella Troyer il giorno: domenica 11 agosto, 2024
Sei una donna, e ti sembra che il tuo corpo sia decisamente sproporzionato?
Ti sembra che dalla vita in su tu sia dotata di una particolare forma, mentre dalla vita in giù ti vedi completamente differente, completamente disarmonica, più grassa, più grossa e decisamente senza una giusta proporzione con la parte superiore?
Forse sei affetta da una particolare patologia di origine genetica, chiamata lipedema.
Leggi questa pagina per scoprire tutto sul lipedema, con i consigli e suggerimenti della Dottoressa Luisella Troyer, Chirurgo Vascolare perfezionata da oltre trent'anni proprio nella diagnosi e nel trattamento di questa poi non molto rara patologia acquisita geneticamente.
Che cos'è il lipedema, e perché affligge esclusivamente le donne?
Il lipedema è una patologia genetica, che affligge esclusivamente il sesso femminile.
Si manifesta come una dismorfia del pannicolo adiposo sottocutaneo, che comincia a divenire abnorme, non omogeneo col resto del corpo e sproporzionato in particolari zone, tanto da fare apparire, a volte, la figura della donna come 'tagliata a metà'.
I motivi per il quale questa patologia così particolare affligge esclusivamente il sesso femminile non sono ancora noti alla scienza.
Si sospetta che l'origine genetica sia un retaggio ancestrale delle nostre antenate, ma le spiegazioni razionali sul perché il pannicolo adiposo affligga esclusivamente alcuni punti ben specifici del corpo della donna rimangono non note.
Quello che si sa e che si è ormai ben capito, è che il lipedema è una predisposizione genetica che è attivata, ad un certo punto della vita della donna, da un comando ormonale.
Questo comando ormonale inizia, ovviamente, alla maturazione sessuale della giovinetta, quindi durante o poco dopo la pubertà.
Non è ancora chiaro l'ormone esatto che fa scatenare il comando genetico del lipedema ma, ma il progesterone è il candidato più attenzionato degli studi scientifici attuali.
Perché la ragazza comincia a manifestare la sproporzione tra la parte superiore e la parte inferiore del corpo durante la pubertà?
Il lipedema (figura B) differisce dallo stato d'obesità (figura A)
per la manifesta sproporzione dell'accumulo di grasso.
Un corpo obeso, generalmente, accumula il grasso in maniera proporzionale su tutta la superficie del corpo.
Una paziente affetta da lipedema, invece, accumula l'eccesso lipidico esclusivamente in zone ben determinate, ovverosia gli arti inferiori e, nei casi più severi, le braccia
La pubertà è quel periodo della vita, chiamato anche adolescenza, in cui un essere umano raggiunge la maturazione sessuale.
Ciò comporta lo squilibrio di meccanismi ormonali tipici dell'età bambina, con il raggiungimento di nuovi equilibri, tipici invece dell'età adulta.
Sia negli uomini che nelle donne questo nuovo equilibrio è dettato da una vigorosa attività ormonale, necessaria al corpo per raggiungere la piena maturità sessuale.
Nella donna, tale attività ormonale coincide con l'inizio del mestruo, quindi del ciclo mensile tipico dell'età fertile femminile.
Tutti questi meccanismi sono dettati dagli ormoni, principalmente dagli ormoni estrogeni e dal progesterone, che mutano radicalmente la condizione del corpo della giovinetta, facendole assumere anche le caratteristiche sessuali secondarie tipiche della donna adulta.
Il lipedema non deve essere confuso con il grasso cosiddetto ginoide, ovverosia quella tendenza della popolazione femminile ad accumulare il grasso in specifici punti di glutei e fianchi, che dona a molte donne la cosiddetta forma 'a pera'
È proprio in questo periodo che il lipedema si manifesta: a volte e lentamente, a volte invece con più veemenza e velocità.
Il comando genetico del lipedema infatti viene attivato proprio durante la pubertà, come detto in precedenza quasi sicuramente sotto l'effetto degli ormoni femminili.
Durante quindi il delicato periodo del passaggio dall'età bambina all'età adulta, la giovane ragazza predisposta geneticamente può cominciare a vedere la parte inferiore del suo corpo, quindi cosce, glutei, fianchi oppure anche gambe crescere in maniera sproporzionata rispetto alla parte invece superiore del fisico.
Questo di solito genera una forte insicurezza psicologica della ragazza, che si vede è differente da tutte le altre sue coetanee, si sente quindi particolarmente esclusa dal contesto sociale e dalle amicizie tipiche della giovinezza, anche per questioni di poco conto, come ad esempio comprare un paio di jeans oppure un vestito che le altre sue amiche, non affette da lipedema, possono comprare agevolmente mentre lei invece no.
Questa situazione crea continui imbarazzi, sensazione di senso di colpa, veri e propri disturbi alimentari e, non secondariamente, esclusione sociale.
Questi problemi rimangono perennemente nella mente della ragazza affetta da lipedema, e solitamente non recedono, neanche con l'inizio della vera e propria età adulta e lavorativa.
Ecco perché il lipedema non è solamente una severa patologia fisica, ma ha implicazioni profonde anche in senso psicologico, rendendola quindi una patologia veramente temibile, in grado di influenzare costantemente e per tutta la vita la psiche e il corpo di una donna.
Perché le gambe, i fianchi, i glutei e le cosce risultano più grosse e più gonfie rispetto al resto del corpo di una donna?
Al contrario dell'obesità, il lipedema non colpisce tutto il corpo della donna, ma si concentra solo su punti specifici (evidenziati in rosso nell'immagine):
braccia, fianchi, glutei, cosce, ginocchia e caviglie.
Differentemente dell'obesità, il lipedema non fa mai accumulare grasso su piedi, mani, tronco e viso
Il lipedema è una particolare patologia per certi versi unica nel suo genere.
L'accumulo abnorme di tessuto adiposo si localizza infatti esclusivamente in particolari punti del corpo della donna.
Tali punti sono: i glutei, i fianchi, le cosce, le gambe e, non infrequentemente, anche nella regione brachiale cioè le braccia.
Il lipedema ma non deve essere confuso con il grasso ginoide, quindi la particolare predisposizione di molte donne, soprattutto mediterranee, ad accumulare la riserva di posa del corpo nella parte bassa dello stesso.
Questa differenza fondamentale, che determina il lipedema ma come una vera e propria patologia a sé stante, è stata spesso ben poco considerata dalla Medicina, che solo in tempi recenti, almeno in Italia, ha riconosciuto il lipedema come una malattia.
Allo stato attuale della ricerca scientifica, non è noto perché il lipedema affligga solo determinate parti del corpo, nello specifico gli arti inferiori e, in alcune tipologie, anche le braccia.
Curiosamente, il lipedema non affligge mai i piedi e mani, e al momento la scienza non riesce a spiegare questa esclusione in termini razionali.
Ci sono delle cure per risolvere il lipedema mai riportare dunque armonia e proporzione nel corpo della donna?
Lipedema al IV stadio di gravità, su paziente di 31 anni, giudicato chirurgico
Il lipedema ma è una patologia genetica, acquisita su base ereditaria.
Questo vuol dire che, come per altre patologie genetiche del resto, al momento una cura risolutiva non è disponibile.
Le terapie al momento usufruibili dalla paziente affetta da lipedema ma sono esclusivamente sintomatologiche.
Questo vuol dire che le cure attuali, sia mediche chirurgiche, non possono modificare il comando genetico del lipedema, ma possono portare enorme sollievo alla paziente, facendo regredire o, in molti casi, addirittura sparire la sintomatologia visibile.
Le terapie al momento disponibili sono sia mediche che chirurgiche, e sono proposte dal Medico specialista in base alla tipologia del lipedema, alla sua gravità e anche allo stato generale di salute della paziente.
La dieta e l'attività fisica possono aiutare a far regredire il gonfiore causato dal lipedema?
Purtroppo, no.
Il lipedema è composto da un particolare pannicolo adiposo e, a sua volta formato da cellule specifiche, chiamate adipociti.
Gli adipociti, che compongono tutto il gas umano, sono delle cellule molto grandi, capaci di immagazzinare grandi quantità di energia sotto forma di trigliceridi.
Gli adipociti che compongono il lipedema, però, hanno delle caratteristiche che li differenziano dai loro o similari diffusi invece in tutte le altre parti del corpo.
Le cellule di grasso, come noto, grazie al meccanismo della chetosi possono diminuire di volume, e quindi sgonfiarsi, ma le cellule del lipedema invece sono del tutto refrattarie al regime cheto genico.
Anche l'attività fisica, che usualmente è utilizzata come una valida terapia per aumentare il metabolismo e quindi fa regredire il volume degli adipociti, risulta totalmente inefficace in caso il lipedema.
Ecco perché la paziente affetta dalla patologia, anche in caso di diete drastiche, particolarmente punitive, unite magari ad un iper attività fisica, non vede mai realizzarsi buoni risultati.
Il grasso di glutei, fianchi, cosce e gambe sembra rimanere sempre lì, insensibile a qualsiasi tipo di dieta, di sforzo, di regime alimentare specifico, di qualsivoglia attività fisica e sportiva.
Questo fatto demoralizza la paziente, che vede impegnarsi, spendendo molto tempo e, spesso molti soldi, non ottenendo nessun tipo di risultato desiderato, ma vedendo anzi che le sue cosce, i suoi fianchi e le sue gambe diventano sempre più grossi, sempre più sproporzionati e sempre meno armonici.
Quali sono le terapie mediche giuste per ridurre il volume del lipedema, e riportare armonia e proporzione nel corpo della donna?
Lipedema al V stadio di gravità, su paziente obesa
Allo stato attuale della Medicina e della Chirurgia, gli adipociti che compongono il lipedema debbono essere necessariamente ridotti, per ottenere risultati apprezzabili e per riportare un giusto equilibrio e una giusta armonia nel corpo della donna.
Considerando che tali adipociti non regrediscono né con dieta e né con attività fisica, la rimozione meccanica, quindi una terapia distruttiva, è l'unica opzione possibile per ottenere risultati apprezzabili.
Gli ultrasuoni a bassa frequenza della Cavitazione Medica penetrano attraverso lo strato corneo dell'epidermide, attraverso il derma e l'ipoderma, attraversando anche lo spesso pannicolo adiposo.
Lì, vaporizzano il liquido interstiziale, creando delle microbolle di cavitazione che, al contatto con gli adipociti del grasso, ne provocano la rottura.
I residui della lisi cellulare degli adipociti sono poi riassorbiti dal sistema linfatico, riversati nel circolo venoso e smaltiti da fegato e reni
La Cavitazione Medica viene erogata in regime ambulatoriale, per mezzo di un apposito macchinario elettromedicale ad ultrasuoni a bassa frequenza (39 Khz), in grado di penetrare in profondità del pannicolo adiposo e generare l'effetto di cavitazione fisica.
La cavitazione fisica è quel particolare fenomeno che si può apprezzare in un liquido eccitato energicamente in breve tempo, dove vengono prodotte delle microbolle (le microbolle di cavitazione) che, al contatto con superfici solide, implodono danneggiandole.
La Cavitazione Medica: il trattamento non invasivo per risolvere i tuoi problemi di grasso localizzato
Nello specifico del corpo umano, gli ultrasuoni eccitano energeticamente il liquido interstiziale presente naturalmente in tutto il nostro corpo e quindi anche sotto il pannicolo adiposo, facendolo vaporizzare all'istante e creando quindi una grande quantità di micro bolle che, al contatto con la parete solida degli adipociti, producono una lisi cellulare, quindi una rottura della membrana della cellula, che distrugge il suo contenuto.
I residui del grasso vengono quindi poi raccolti dai vasi linfatici del sistema linfatico, dove verranno poi fatti confluire nel sistema venoso, e da lì ridotti chimicamente dal fegato e, in ultima analisi, filtrati dai reni.
Questa liposuzione si differenzia dalla liposuzione estetica poiché il suo obiettivo principale non è quello di migliorare ai meri fini estetici una parte del corpo, ma quello di ridare alla paziente una buona qualità di vita, e soprattutto dal punto di vista funzionale.
La liposuzione viene praticata per mezzo di sottili cannule aspiranti, di varia foggia e vario diametro, che vengono inserite direttamente nella zona del pannicolo adiposo che si intende ridurre.
La liposuzione moderna, ideata negli anni 80 dal Chirurgo americano Dott. Jeffrey Klein, viene identificata come liposuzione tumescente.
La tumescenza, cioè quindi il gonfiore e lo stato di friabilità del pannicolo adiposo e sono ottenuti per mezzo di un'infiltrazione preparatoria, eseguita con una soluzione composta da fisiologica, bicarbonato, un anestetico locale e adrenalina.
Questa soluzione, chiamata soluzione di Klein, rende le cellule degli adipociti grosse, friabili è molto più facili da aspirare tramite la cannula.
L'uso dell'anestetico locale e dell’adrenalina rendono il decorso post operatorio molto più agevole per la paziente, che può ritornare alle sue attività dopo pochi giorni dall'intervento, senza più sperimentare gli effetti collaterali tipici della liposuzione di vecchia concezione, quali ecchimosi, eccessivo gonfiore, sanguinamento e dolore.
Gli studi scientifici degli ultimi anni hanno determinato che, a livello puramente tecnologico, la liposuzione per il lipedema dà risultati migliori quando alla soluzione di Klein è abbinata anche una tecnologia a radiofrequenza oppure al laser.
Oltre alla dismorfia fisica e alla sproporzione del corpo, il lipedema può causare anche altri sintomi, che spesso sono confusi con ben altre patologie.
Comprimendo i tessuti superficiali, il pannicolo adiposo del lipedema peggiora il microcircolo superficiale, che spesso congestiona, causando l'insorgenza di capillari e teleangectasie ben visibili.
Oltre a ciò, l'iper-pressione del pannicolo adiposo può coinvolgere anche la terminazione nervosa superficiale, che può dunque degenerare in un dolore accentuato al tatto e alla palpazione.
Questi sintomi non sono fortunatamente presenti in ogni condizione clinica di lipedema, ma sono comunque frequenti, e possono indirizzare il Medico nella giusta strada diagnostica.
Quanti tipi di lipedema esistono?
I punti del corpo dove il lipedema può manifestarsi: I tipo ai fianchi; II tipo ai fianchi e alle cosce; III tipo ai fianchi, cosce e caviglie; IV alle braccia; V alle caviglie
Allo stato attuale delle nostre conoscenze, sono stati classificati cinque tipi di lipedema, ognuno con caratteristiche simili ma univoche:
Lipedema di I tipo
È la tipologia tra le più comuni, chiamata anche in gergo popolare culotte de cheval.
Affligge glutei e fianchi (zona trocanterica), fermandosi poco sotto la radice della coscia;
Lipedema di II tipo
È la tipologia che affligge i glutei, i fianchi e la coscia intera, fermandosi al ginocchio, poco prima del poplite;
Lipedema di III tipo
È la tipologia che affligge tutti gli arti inferiori, quindi glutei, fianchi, cosce e gambe, risparmiando i piedi;
Lipedema di IV tipo
È la tipologia che affligge gli arti inferiori e la zona brachiale, cioè le braccia, e per questo è chiamata anche brachiolipedema;
Lipedema di V tipo
È la tipologia che affligge esclusivamente le gambe, quindi la caviglia e il polpaccio, fermandosi poco prima del ginocchio.
Dona alle gambe una forma innaturale, a colonna
I vari stadi del lipedema, partendo da un corpo non patologico (figura 0).
Stadio I, lipedema lieve; stadio II, lipedema conclamato; stadio III, lipedema conclamato con interessamento delle caviglie; stadio IV, lipedema grave; stadio V, linfo-lipedema di entità severa
Sì, il lipedema è una patologia ad andamento cronico che si differenzia non solo per la sua tipologia, ma anche per la sua gravità.
Essenzialmente, la gravità del lipedema è data dal volume totale del pannicolo adiposo che lo compone.
Nello specifico, è stata redatta una scala di gravità che si compone di cinque classi, oppure gradi:
Lipedema di I grado
Il pannicolo adiposo del lipedema è lieve, e spesso non è comunemente distinguibile da quello della comune adiposità localizzata ginoide, frequente nella maggior parte delle donne;
Lipedema di II grado
Il pannicolo adiposo è di moderata entità, e la pelle sopra il lipedema comincia a divenire dismorfica, irregolare e frastagliata;
Lipedema di III grado
Il pannicolo adiposo è consistente, e si cominciano ad intravedere bozzi e noduli sottocutanei, con gravi dismorfismi estetici;
Lipedema di IV grado
Il pannicolo adiposo è di grave entità e volume, tanto da risultare abnorme rispetto al resto del corpo, e causare anche difficoltà di movimento della paziente;
Lipedema di V grado o lipo-linfedema
Il pannicolo adiposo ha raggiunto volumi e peso così elevati da comprimere e congestionare la circolazione linfatica, degenerando quindi in un vero e proprio lipo-linfedema
Il lipedema è una patologia genetica che si presenta sintomatologicamente come una dismorfia del pannicolo adiposo del corpo della donna;
Non sono ancora note le motivazioni di questa aberrazione genetica, ma si sospetta che le sue origini siano primordiali nella nostra specie;
Il lipedema non è correlato allo stato di obesità, né con la copmune conformazione ginoide della donna;
Il comando genetico del lipedema viene attivato dall'inizio dell'attività sessuale della ragazza, quindi durante o poco dopo la pubertà;
Non si conosce ancora la precisa correlazione che porta alla sintomatologia evidente del lipedema, ma si presume che il progesterone sia coinvolto nel processo;
Il lipedema si manifesta come un accumulo abnorme di grasso localizzato esclusivamente in punti specifici della donna: i fianchi, i glutei, le cosce, le gambe e, in alcuni casi, anche le braccia;
Oltre alla sproprozione fisica tra parte superiore e parte inferiore, il lipedema comporta spesso anchedolore al tatto e alla palpazione, nonché l'insorgenza di lividi e teleangectasie spontanee su cosce e gambe;
Essendo una malattia genetica, il lipedema non ha al momento una cura specifica, ma esistono trattamenti sintomatologici per migliorare la qualità di vita della paziente;
La Cavitazione Medica è quel trattamento medico-estetico che è riservato ai casi lievi di lipedema, capace di ridurre lo spessore del pannicolo adiposo e dunque di migliorare la sintomatologia della paziente;
Casi gravi di lipedema hanno indicazione chirurgica, per mezzo della liposuzione di tipo LRS
Ascolta la Dottoressa sul lipedema e sulla sua origine genetica
In Italia, è stata uno dei primi Medici a supporre dell'esistenza di una patologia al tempo non considerata dissimile dall'obesità, cioè il lipedema.
Ogni giorno, nel suo studio di Milano, progettato esclusivamente per dare supporto adeguato alle pazienti affette da lipedema, riceve casi clinici da tutto il Paese, molto spesso impossibilitati a trovare la giusta diagnosi e, soprattutto, le giuste cure e terapie.
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Sono un Chirurgo Vascolare, e mi occupo da oltre trent'anni delle patologie linfatiche, di quelle vascolari e, non secondariamente, delle patologie che possono affliggere il pannicolo adiposo umano.
Nel corso della mia più che trentennale esperienza ho dedicato gran parte della mia formazione medica e scientifica allo studio e alla cura del lipedema, nel tentativo di trovare e non solo i giusti parametri per una corretta diagnosi, ma sviluppando anche i particolari protocolli, sia medici che chirurgici, in grado di portare sollievo alle pazienti che spesso raggiungono gradi di sofferenza veramente elevati.
Nel mio studio troverai tutta la competenza necessaria per diagnosticare e trattare il tuo lipedema, con un'équipe dedicata composta da fisioterapisti, infermieri, tecnici qualificati e Chirurghi Plastici, formati da me personalmente, e con i quali collaboro ormai da molti anni.
Il lipedema è una patologia subdola, deprimente, in grado di alterare non solo la fisiologia del corpo di una donna, ma anche e soprattutto di avere risvolti davvero nefasti per la sua psiche.
Proprio per questo, ormai tanti anni fa ho deciso di dedicare molte delle mie energie professionali nel tentativo di trovare terapie di supporto a questa condizione così invalidante.
La Dott.ssa Luisella Troyer è un Medico Chirurgo, specializzata in Chirurgia Vascolare e perfezionata nelle patologie linfatiche, in Oncologia Linfatica, in Proctologia, in Podoiatria e in Vulnologia.
Nella sua trentennale professione si è focalizzata sulla cura e sul trattamento (anche chirurgico) dellelesioni croniche a decorso ulcerativo, sulla corretta diagnosi e terapia del linfedema e sulla particolare cura e gestione del paziente oncologico pre e post chirurgia.
È uno dei pochi Medici in Italia ad occuparsi della complicata gestione dei pazienti con linfedema primitivo (congenito), e particolare attenzione è stata sempre rivolta alla diagnosi e alla gestione della paziente affetta da lipedema, malattia per la quale la Dottoressa ha sempre richiesto l’adeguato riconoscimento come reale patologia, distaccata dalla semplice obesità o adiposità localizzata.
Il suo approccio terapeutico per i pazienti linfatici è basato sulla Terapia Complessa Decongestionante, e su un follow-up preciso, puntuale e costante, comprensivo di particolare riguardo alla cura della cute e al linfobendaggio.
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