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Quest'articolo è stato aggiornato dalla Dott.ssa Luisella Troyer il giorno: domenica 11 agosto, 2024
La visita linfologica
Sei affetto da una patologia linfatica, ad esempio il linfedema, oppure presumi di esserlo?
Le patologie linfatiche rientrano in quel settore iper-specialistico della Chirurgia Vascolare noto come Linfologia.
In Italia e al contrario di molti altri Paesi europei (come la Germania), purtroppo la Linfologia non è ben sviluppata, e la nostra nazione ha accumulato un grave ritardo in pressoché ogni aspetto di questa importante ma delicata iper-specialistica.
Eppure, ogni anno centinaia di migliaia di nuovi pazienti si scoprono bisognosi di urgenti cure e trattamenti di linfodrenaggio, spesso in seguito all’esito post-chirurgico di interventi oncologici.
Leggi questa pagina per scoprire cos’è la visita linfologica: qual è il Medico che può eseguirla, a cosa serve e cosa può diagnosticare.
Cos’è la Linfologia?
La Linfologia è una sotto-branca della Chirurgia Vascolare, che si occupa dello studio e della cura del sistema linfatico umano.
L’esistenza dei vasi linfatici e del complesso sistema linfatico del corpo dei mammiferi fu ad opera del Chirurgo cremonese Gaspare Aselli che, nel 1622, assieme a due suoi discepoli scoprì l’esistenza dei vasi chiliferi, cioè i vasi linfatici dell’intestino tenue.
La Linfologia è da sempre inquadrata nella Chirurgia Vascolare, poiché il sistema linfatico, sebbene dotato di circolazione propria e separata dal sistema venoso e quello arterioso, fa parte assieme a questi ultimi due nel più grande e complesso sistema cardiocircolatorio umano.
La Linfologia si focalizza sullo studio di tutta la circolazione linfatica, sui linfonodi, sulle affezioni che possono affliggere il sistema linfatico, come ad esempio il linfedema (sia primitivo che secondario), le infezioni batteriche ai danni dei vasi linfatici come le linfangiti, le malformazioni congenite conosciute come linfangiomi ed i linfomi.
Il Medico perfezionato nella Linfologia è, per definizione, il Chirurgo Vascolare, cioè il Medico specializzato in tutto il complesso sistema circolatorio umano.Devi effettuare una visita linfologica?
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Cos’è il sistema linfatico?
Lo schema del sistema linfatico umano (in verde), con la posizione del timo, l'organo principale dedicato alla produzione dei linfociti T (gli anticorpi)
Il sistema linfatico è quel sistema vascolare specializzato nel drenare dai tessuti i prodotti di scarto del metabolismo cellulare, che confluiscono in un liquido chiamato linfa.
La linfa, composta principalmente da proteine, una piccola parte di acqua, redditi di grassi, batteri e virus, è un liquido trasparente, alcalino, che le cellule del nostro corpo producono in continuazione dopo la loro ‘respirazione cellulare’, e che riversano nei tessuti interstiziali del corpo.
Nello spazio interstiziale dei tessuti, la linfa è drenata costantemente da dei sottili e iper-ramificati vasi, cioè i vasi linfatici.
I vasi linfatici hanno il compito di drenare la linfa da ogni parte del corpo e trasportarla verso il sistema venoso, dove le proteine e gli altri scarti presenti nel liquido saranno poi definitivamente scomposti dal fegato e smaltiti poi con l’attività renale.
Sparsi un po’ ovunque nel sistema linfatico vi sono poi speciali ghiandole chiamate linfonodi, la cui funzione è indispensabile alla nostra esistenza.
Queste ghiandole filtrano in continuazione la linfa che passa nei vasi linfatici, analizzandola in ogni momento.
Se i linfonodi rilevano delle minacce nel liquido, ad esempio batteri, virus o parassiti, si attivano immediatamente per produrre l’adeguata risposta immunitaria, sotto forma di linfociti (gli anticorpi del sistema immunitario).
I linfonodi possono produrre anticorpi generici, quindi non chimicamente progettati per ‘selezionare e colpire’ un dato antigene, oppure linfociti iper-specializzati, cioè costruiti apposta per colpire e distruggere un dato batterio o virus.
Questo accade perché nei linfonodi il corpo umano immagazzina tutta la conoscenza genetica dei microorganismi con cui è venuto a contatto, e se ne serve per produrre, all’occorrenza, anticorpi micidiali in grado di attaccare e distruggere selettivamente tale minaccia, semmai un giorno dovesse ripresentarsi.
Il sistema linfatico è dunque non solo necessario per drenare i nostri prodotti di scarto, ma anche per garantire la risposta immunitaria del nostro corpo, collegata alla nota ‘memoria immunitaria’ che, solitamente, ci impedisce di ammalarci della stessa malattia infettiva virale per più di una volta.Devi effettuare una visita linfologica?
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Al contrario di quello che si può leggere in Internet, il sistema linfatico funziona automaticamente, e sempre al suo massimo potenziale.
Salvo situazioni che comportano un danneggiamento del sistema linfatico stesso, oppure malformazioni congenite, il sistema linfatico non deve 'riattivarsi', perché non si disattiva mai.
Ancora, le migliaia di prodotti che vendono come 'stimolanti' il drenaggio della linfa, quasi tutti prodotti topici come creme o bendaggi, sono assolutamente inutili ai fini medici.
La Terapia Complessa Decongestionante è l'unica terapia medica che ha sostanziali effetti sul sistema linfatico, ma è una terapia utile solo in caso di reali problemi dello stesso, che viene eseguita da un professionista sanitario esperto e qualificato.
Cos’è la linfa?
La linfa è un liquido trasparente, debolmente alcalino, formato principalmente da proteine.
È un liquido di scarto del nostro metabolismo, un sottoprodotto della cosiddetta ‘respirazione cellulare’, cioè quel processo metabolico che permette alle nostre cellule di ottenere l’energia necessaria alla loro sussistenza trattando chimicamente ossigeno e molecole di ATP (adenosintrifosfato), a sua volta composto partendo dal glucosio.
Nella respirazione cellulare vengono prodotte una grande quantità di proteine come molecole di scarto, assieme agli eccessi di acqua di cui la cellula non ha bisogno.
La linfa viene riversata nello spazio interstiziale dei tessuti, dove si mischia anche ad altri elementi di scarto del corpo, come frammenti di grassi, carcasse di virus, batteri ed altri parassiti eventualmente presenti nel fisico.
I vasi linfatici assorbono dunque tutta la linfa e la convogliano verso il sistema venoso, dove le proteine, i grassi e gli altri scarti vengono trattati chimicamente dal fegato, mentre la parte liquida acquosa viene opportunamente filtrata dai reni.
La produzione di linfa è copiosa, in un essere umano in salute: circa 2,5 litri ogni 24 ore.Devi effettuare una visita linfologica?
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Cos’è il linfedema?
Linfangite acuta da linfedema secondario, dopo puntura d'insetto
Il linfedema è la sintomatologia evidente di quella che, in Medicina, viene definita stasi linfatica.
Si manifesta come un gonfiore abnorme di una data parte del corpo, causato dal mancato o insufficiente drenaggio della linfa.
Esistono due tipi di linfedema: il linfedema primitivo e il linfedema secondario.
A livello prettamente sintomatico, entrambi i tipi di linfedema danno la stessa evidenza clinica, cioè un gonfiore abnorme della zona in cui il corpo non riesce a drenare correttamente la linfa, ma a livello eziologico le tue tipologie sono ben differenti.
Difatti, si definisce linfedema primitivo un linfedema causato da una malformazione congenita del sistema linfatico, presente cioè alla nascita.
Datosi che il sistema linfatico è un sistema circolatorio estremamente ramificato e capace di compensare, entro certi limiti, le zone dove alcuni vasi non funzionano correttamente, questo tipo di linfedema può rimanere silente anche per molti anni, e manifestarsi clinicamente all’improvviso, magari dopo un banale incidente traumatico oppure anche dopo la puntura di un insetto.
La linfa (in celeste nel disegno) viene prodotta come materiale di scarto direttamente dalle cellule dei tessuti, e riversata poi nello spazio interstiziale.
Lì viene lentamente assorbita dai sottili vasi linfatici, che la riversano poi nel circolo venoso, dove sarà smaltita dal fegato e dai reni
Il linfedema secondario è invece un linfedema dovuto ad un danneggiamento del sistema linfatico causato da causa esterna, come ad esempio la rimozione di un tumore, che ha necessariamente asportato anche parti delle stazioni linfonodali ad esso adiacenti, oppure radioterapia, o anche ad un incidente traumatico che ha seriamente danneggiato i vasi linfatici o i linfonodi.
Sia che sia primitivo o secondario, il linfedema è dovuto sempre all’incapacità del sistema linfatico di compensarsi, e quindi di drenare opportunamente la linfa di un dato punto del corpo.
Punto che s’ingrossa e si gonfia di linfa, dapprima morbida ma che poi, essendo composta principalmente da proteine, tende a coagulare e a fibrotizzare, dando dunque origine ad un edema duro, che rende difficili i movimenti al paziente.Devi effettuare una visita linfologica?
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La linfa e il sistema linfatico che la drena sono, tra le altre cose, responsabili del corretto bilanciamento dei liquidi nel corpo umano.
Difatti gli eccessi di acqua, che le cellule riversano nello spazio interstiziale, vegono riassorbiti proprio dai vasi linfatici che li immettono nel circolo venoso, dove sono poi filtrati dai reni ed espulsi con l'urina.
Ecco come il corpo fa per espellere l'acqua che, in un dato momento, risulta in eccesso per i bisogni metabolici.
Cos’è la visita linfologica?
Un linfedema all'arto inferiore destro
La visita linfologica è la visita specialistica eseguita da un Medico Linfologo, atta a diagnosticare eventuali situazioni di disturbo o di scompenso del sistema linfatico.
Può essere richiesta per accertare ad esempio la presenza di un linfedema, sia primitivo che secondario, oppure per indagare su malformazioni o alterazioni dei linfonodi.
La visita è sia clinica, cioè con l’ispezione visiva e palpatoria del Medico, sia accompagnata da esami per immagini, come ad esempio l’ecografia (atta a valutare lo stato e l’eventuale reattività dei linfonodi) oppure un esame completo della circolazione linfatica chiamato linfoscintigrafia.
Data la complessità della Linfologia e la mancanza cronica di scuole di perfezionamento presenti nel nostro Paese, la visita linfologica è effettuata solo da Medici estremamente preparati e con grande esperienza pregressa, che solitamente hanno decine di anni di pratica direttamente sul campo.Devi effettuare una visita linfologica?
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Come funziona la visita linfologica?
Una linfoscintigrafia degli arti inferiori, che evidenzia un'ostruzione linfatica totale dell'arto destro, dovuta a malformazione congenita (linfedema primitivo)
La visita linfologica, come ogni atto medico, si compone di quattro parti:
- L’anamnesi;
- La diagnosi;
- La terapia
- La prognosi
L’anamnesi è di fondamentale importanza nella visita linfologica: è proprio grazie ad essa che il Medico ricostruisce tutta la storia clinica del paziente, ed è in essa che, quasi sempre, vi è la radice del problema linfatico.
Ad esempio, viene data estrema importanza a tutti gli interventi chirurgici oncologici subiti, nonché alle eventuali radioterapie, ma anche a tutti gli altri tipi di accessi chirurgici (specie quelli ortopedici) che possono aver danneggiato il sistema linfatico.
Nel caso di supposto linfedema primitivo, l’anamnesi tende a focalizzarsi sulla scoperta dell’elemento scatenante il disequilibrio linfatico, come ad esempio un piccolo trauma, anche immediatamente sospetto.
L’anamnesi è seguita poi dalla visita clinica, dove il Medico, attraverso speciali manovre palpatorie, verifica lo stato dell’edema linfatico.
Nello specifico, viene eseguito il test della fovea, cioè della presenza del segno della pressione sull’arto affetto da linfedema, nonché la manovra di Stemmer, che indica al Medico se la pelle può essere facilmente ‘pizzicata’ o meno.
Tutti questi test indirizzano il Medico verso il sospetto clinico di linfedema, e possono essere usati come quesito diagnostico per l’eventuale esame di linfoscintigrafia.
Quest’ultimo esame è prescritto dal Medico a complemento della visita linfologica e solo ed esclusivamente dopo che il Clinico abbia effettivamente accertato la sua utilità diagnostica.Devi effettuare una visita linfologica?
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Il segno della fovea è uno dei sintomi clinici che possono aiutare il Medico Linfologo a diagnosticare la presenza di un linfedema
La linfoscintigrafia, sebbene esame non invasivo e non pericoloso, non dovrebbe essere prescritta da un Medico di Medicina Generale non perfezionato in Linfologia, ma solo dopo la visita specialistica linfologica.
I presidi sanitari italiani in grado di eseguire questo esame radiografico sono relativamente pochi sul territorio, e sono già iper-congestionati dalle richieste: è quindi buona norma medica non sovra-prescrivere l’esame, e lasciare la decisione esclusivamente al Medico Linfologo.
Nel caso che la visita necessiti dunque di esame di linfoscintigrafia complementare, la visita deve essere aggiornata a quando il referto sarà disponibile.
Una volta che il Medico Linfologo ha ottenuto tutti gli elementi per la propria valutazione clinica, al paziente viene proposta la terapia adeguata, che può comprendere delle sedute di Terapia Complessa Decongestionate e l’uso di speciali tutori elastocompressivi.Devi effettuare una visita linfologica?
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La visita linfologica è dolorosa?
No, la visita linfologica non è assolutamente dolorosa.
Non sono previste inoculazioni di farmaci di alcun tipo né la somministrazione di esami invasivi, quindi la visita (come del resto ogni altra visita medica) non deve essere temuta da parte del paziente.
Anche l’eventuale esame di linfoscintigrafia, prescritto dal Medico Linfologo a corredo della visita, è un esame del tutto indolore, non pericoloso o fastidioso.Devi effettuare una visita linfologica?
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Quando è necessario ricorrere alla visita linfologica?
La visita linfologica è necessaria ogni qual volta che si sospetti di una stasi linfatica, con la formazione di un linfedema.
Ancora, la visita linfologica è spesso fortemente consigliata ai pazienti post-oncologici, per valutare l’inizio delle terapie preventive alla formazioni di edemi di linfa e per stabilire l’idoneità o meno all’uso dei tutori elastici.Devi effettuare una visita linfologica?
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Quindi ricorda che...
- La Linfologia è una branca ultra-specialistica della Chirurgia Vascolare;
- La Linfologia si occupa dello studio e della cura delle patologie che possono colpire il sistema linfatico umano;
- Solitamente, un Medico Linfologo è un Chirurgo Vascolare con molta esperienza diretta nelle patologie linfatiche;
- In Italia, al contrario di altri Paesi europei, la Linfologia è poco considerata a livello medico, e vi è una carenza cronica di professionisti sanitari (Medici, tecnici, infermieri e fisioterapisti) perfezionati nelle patologie linfatiche;
- La visita linfologica è quella visita specialistica che serve a diagnosticare patologie linfatiche come il linfedema, l'erisipela, le linfangiti e le ulcere linfatiche;
- Vi è bisogno di enorme esperienza sul campo per diventare Medici Linfologi, che dunque sono spesso Medici con decenni di esercizio della professione;
- Nella visita linfologica, grande importanza è data alla parte di anamnesi;
- Il Medico Linfologo può integrare la visita linfologica con alcuni esami strumentali, come ad esempio l'ecografia oppure la linfoscintigrafia;
- La visita linfologica non è dolorosa, non è imbarazzante e dunque non deve essere temuta
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La Dott.ssa Luisella Troyer è un Chirurgo Vascolare Linfologo di Milano, con esperienza trentennale nei linfedemi dovuti alle stasi linfatiche, sia primitivi che secondari.
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