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Quest'articolo è stato aggiornato dalla Dott.ssa Luisella Troyer il giorno: domenica 11 agosto, 2024
Gambe gonfie e pesanti con il caldo
Le tue gambe diventano gonfie e pesanti quando inizia l'estate?
Soffri di pesantezza, dolore, gonfiore a cosce, polpacci, caviglie e piedi quando la temperatura si alza?
La vasodilatazione tipica dei periodi caldi dell'anno può provocare svariati problemi alle tue gambe.
Problemi che faresti meglio a conoscere e a trattare per tempo.
La salute delle tue gambe è un bene prezioso, che ha messo alla prova duramente specie se appartieni a particolari categorie di lavoratori, oppure effettui particolari sport, soprattutto durante il periodo caldo dell'anno.
Leggi questa pagina per scoprire perché le gambe si gonfiano e divengono pesanti con il caldo, e quello che puoi fare per porci rimedio.
Gambe gonfie e dolenti col caldo?
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Perché le gambe si gonfiano col caldo?
Il caldo, cioè l'aumento della temperatura, porta sempre con sé degli effetti fisici, sia sulla materia inorganica che in quella organica.
Sugli esseri biologici, il caldo porta i noti fenomeni dell’eccitazione energetica e della vasodilatazione.
Proprio quest'ultimo fenomeno, cioè la vasodilatazione, è l’effetto che, fisicamente, dilata i vasi, cioè le vene, le arterie, e i sottilissimi vasi linfatici del corpo umano.
In medicina, per vasodilatazione si intende proprio l'aumento del diametro dei vasi del corpo degli esseri biologici (in questo caso gli esseri umani e mammiferi in generale) causati proprio dall'aumento della temperatura.
Senza addentrarci troppo in nozioni che riguardano la fisica, possiamo dire che la vasodilatazione è causata da un aumento dell'energia degli atomi e delle molecole che formano i composti organici.
Aumentare il calore significa essenzialmente aumentare l'energia, e quindi, ancora più semplicemente, aumentare la velocità di rotazione degli elettroni attorno al nucleo degli atomi.
Questo aumento energetico è chiamato eccitazione in termini scientifici, e proprio questa eccitazione fa sì che le molecole che compongono i tessuti degli esseri biologici aumentino di distanza l'una dall'altra.
Ciò è particolarmente evidente nei tessuti molto elastici, come per l'appunto le vene, che subiscono maggiormente gli effetti della dilatazione termica.
Col caldo le vene si dilatano, quindi aumentano il diametro, e di conseguenza aumenta l'afflusso di sangue.
Ecco perché in estate si manifestano tutti quei problemi di vasodilatazione che, in inverno, invece sembrano scomparire.
Sopportando il peso dell'intero corpo, quindi anche della circolazione sia arteriosa che venosa, le gambe sono le prime parti dell'organismo a subire gli effetti di rigonfiamento causati dalla vasodilatazione.
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L'insufficienza venosa, così come i problemi posturali o di camminata, non fanno distinzioni di sesso: affliggono egualmente uomini e donne, in statistica comparabile.
Eppure, i Medici Angiologi hanno come pazienti principalmente donne.
Perché questo dato curioso?
Per un motivo abbastanza semplice: perché le donne, solitamente e specie durante i periodi caldi, indossano abbigliamento molto più scoperto rispetto agli uomini.
In poche parole: hanno le gambe più scoperte rispetto agli uomini, vuoi per le gonne, vuoi per i vestiti corti, vuoi per il bikini al mare.
Avendo le gambe più visibili, le donne tendono a notare di più gli inestetismi come le varici, così come tendono ad accorgersi molto prima di eventuali edemi, gonfiori o qualsiasi altro problema estetico e funzionale.
E, di conseguenza, tendono a cercare l'aiuto del Medico Angiologo con più frequenza.
Sembra una spiegazione semplicistica del fenomeno, eppure è proprio così!
Perché in estate le gambe oltre a gonfiarsi diventano più pesanti e dolenti?
La vasodilatazione causata dall'aumento di temperatura aumenta il diametro di vene arterie e vasi linfatici.
L'aumentare del diametro fa aumentare, di conseguenza, anche il passaggio del fluido, in questo caso è il sangue o la linfa, che scorre dentro i vasi.
Per forza di gravità, che tende a attirare qualsiasi corpo dotato di massa verso il centro del pianeta, tutto questo aumento di circolazione, sia venosa che linfatica, va a pesare interamente sugli arti inferiori.
Ecco perché in estate è decisamente normale vedere un leggero aumento della circonferenza dei nostri arti, soprattutto quelli inferiori, cioè le gambe.
In una persona sana, quindi non patologica, il leggero aumento di diametro o di circonferenza degli arti inferiori passa praticamente inosservato.
In una persona e che invece presente i primi sintomi di patologie come l'insufficienza venosa, una stasi linfatica (il linfedema), oppure che ha problemi posturali e di camminata che influiscono pesantemente sulla pompa muscolare che spinge il sangue venoso di ritorno al cuore, la vasodilatazione può provocare decisi problemi.
Soprattutto nei lavoratori che stanno molte ore in piedi, si pensi ad esempio ai cuochi nelle cucine, ai camerieri, al personale sanitario, al personale dei centri estetici e di bellezza oppure anche ai parrucchieri: tutta gente che, per motivi di lavoro, è costretta a rimanere per molto tempo in posizione ortostatica.
In gergo medico, per 'posizione ortostatica' s'intende una postura eretta, stabile, in cui la persona rimane dritta più o meno nella stessa posizione, senza molto camminare.
La posizione ortostatica è deleteria per la circolazione venosa, poiché tende a far ristagnare il sangue verso il basso, quindi verso le gambe, non avvantaggiando il meccanismo del passo.
Ecco perché molte persone, che stanno molte ore in piedi nella stessa posizione, soprattutto in estate e a fine giornata lavorativa lamentano gonfiore, pesantezza, a volte anche dolore alle gambe.
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Molti lavori costringono il professionista a passare lunghi periodi in piedi, pressoché immobile, in quella che viene definita, in ambito medico, posizione ortostatica.
La posizione ortostatica è deleteria per la circolazione venosa, poiché non permette il regolare meccanismo del passo e, di conseguenza, non attiva la pompa muscolare.
Senza una buona e costante pompa muscolare, il sangue venoso non riesce a tornare adeguatamente al cuore, ristagnando in basso per effetto della forza di gravità, e causando quindi edema, gonfiore e sensazione di pesantezza.
I professionisti che più sperimentano i problemi di edema e dolore dovuti alla posizione ortostatica sono i camerieri, i cuochi, il personale di sala e cucina in generale, i parrucchieri, gli estetisti, gli infermieri e, spesso, anche i Medici.
Per tutte queste categorie di persone che, giocoforza, devono costantemente passare lunghi periodi in piedi e praticamente fermi, è necessario provvedere a idonee terapie palliative, come ad esempio l'uso di calze elastocompressive adatte.
Cosa si può fare per alleviare i sintomi delle gambe gonfie e pesanti in estate?
La vasodilatazione che colpisce le vene degli arti inferiori, e che si accentua durante il periodo estivo o comunque di calore, è un fenomeno naturale e ben poco trattabile.
In condizioni di normalità, comunque, la vasodilatazione non crea particolari problemi, ed è un fenomeno del tutto tollerabile.
Quello che quindi si può fare per dare sollievo alle gambe in estate e eliminare, oppure ridurre, i problemi collaterali che possono dare origine ad un edema delle gambe.
Ecco quindi che, discorso valido per tutti, bisognerebbe prestare sempre la massima attenzione a problemi spesso considerati banali oppure negletti, come ad esempio l'importanza di una buona postura, di un buon appoggio plantare e, di conseguenza, di una buona camminata.
I problemi di gonfiore, a volte anche dolore muscolare, percepiti e spesso confusi con problemi vascolari sono da attribuire, spesso e volentieri, a problemi posturali.
La soletta di Lejars, la nostra pompa naturale
Il meccanismo del passo è una spinta importante per il sangue venoso di ritorno al cuore, e deve funzionare sempre al meglio.
Il nostro piede funziona esattamente come una spugna: nell'arco plantare infatti è presente una fittissima rete di sottilissimi vasi, chiamata soletta di Lejars, che è una parte importantissima per il meccanismo del passo.
La soletta, proprio come una spugna, si carica di sangue durante il passo per poi liberarlo e spingerlo verso l'alto, cioè verso i muscoli del polpaccio.
Quando questo meccanismo funziona bene, quindi quando c'è un corretto appoggio plantare, il sangue viene efficacemente rimandato verso l'alto, dove i muscoli delle gambe e poi le cosce provvederanno a spingerlo verso la circolazione venosa profonda.
Quando invece c'è un problema posturale, quindi di appoggio del piede, questo meccanismo funziona male, e di conseguenza anche la spinta di ritorno del sangue venoso funziona in egual modo male.
Se il sangue venoso non ritorna bene verso l'alto, si possono avere i fenomeni di ristagno, che a loro volta comportano edema, gonfiore diffuso e sensazione di pesantezza.
Ecco quindi che una prima analisi della postura e della camminata, preferibilmente da effettuarsi prima dell'inizio della stagione calda, è un grande viatico per il benessere delle gambe durante l'estate.
Il meccanismo del passo e la soletta di Lejars, che spinge il sangue venoso verso l'alto, in direzione del cuore
All'analisi della postura della camminata andrebbe poi affiancata una visita specialistica angiologica, atta a valutare se negli arti inferiori è presente una situazione di insufficienza venosa.
L'insufficienza venosa, che dà origine al sintomo visibile delle varici (o vene varicose), è una delle cause maggioritarie di gonfiore, pesantezza e, a volte anche prurito e sensazione di fastidio alle gambe.
L'insufficienza venosa è una vera e propria patologia, che ha origine nell'endotelio, cioè la tonaca interna delle vene.
A sinistra: vena sana, in cui il fluire del sangue, grazie alle valvole integre, è possibile solo in un senso.
A destra: vena varicosa, in cui il deterioramento dei tessuti e delle valvole permette al sangue di fluire anche in senso contrario, creando quindi reflusso e stasi
Quando questa tonaca si sfibra e si sfianca, soprattutto per motivazioni ereditate geneticamente, il diametro interno della vena si modifica a sua volta, danneggiando e deformando così anche le valvole venose, che impediscono il reflusso di sangue nel vaso.
Rifluendo, il sangue venoso rigonfia la vena, peggiorando e la circolazione e dilatando ancora di più il suo diametro, che diventa una vera e propria ectasia (una varice).
Una vena sana (a sinistra) e una vena patologica, a destra.
Il degeneramento delle valvole interne provoca un riflusso sanguigno che, a sua volta, genera un ristagno nella circolazione
Le vena divenuta varicosa, gonfia di sangue refluo e stagnante, aumenta il diametro il volume delle gambe, causando gonfiore, pesantezza e a volte prurito.
Questi problemi si accentuano in estate proprio per colpa della vaso dilatazione.
Quindi, una visita angiologica, correlata da esame eco-color-doppler, è imprescindibile per stabilire se vi sia o meno insufficienza venosa, ed eventualmente dar luogo alle terapie necessarie per eliminarla o ridurla.
Non è poi da sottovalutare la situazione linfatica, quindi la presenza o meno di eventuali stasi linfatiche.
Anche la linfa, pur essendo un liquido principalmente composto da proteine, è soggetta al fenomeno della vasodilatazione, che peggiora la situazione dei pazienti affetti da linfedema proprio durante i mesi caldi.
Il linfedema, cioè un edema dovuto alla stasi linfatica
Nel caso di situazioni accertate di linfedema, quindi di stasi linfatica vera e non presunta, è necessario ricorrere a specifiche cure e terapie, che prendono il nome di Terapia Complessa Decongestionante
Solo con questi esami e con questi visite cliniche è possibile stabilire l'origine del gonfiore delle gambe, predisporre quindi le opportune terapie.
I rimedi fai da te, oppure rimedi trovati sparsi sull'Internet, o anche consigliati da amici e parenti sono quasi sempre deleteri (quando va bene, inutili).
Gambe gonfie e dolenti col caldo?
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La gravidanza può peggiorare il problema delle gambe gonfie col caldo?
Certo: la gravidanza è uno dei fattori scatenanti dell'edema alle gambe, per motivi fin troppo noti.
Nella donna incinta, difatti, il peso del bambino spesso ricade quasi esclusivamente sull'addome, e di conseguenza sui grandi vasi addominali.
In presenza di predisposizione genetica alla malattia venosa cronica, quindi di un difetto congenito all'elasticità dell'endotelio delle vene, nella gravidanza possono svilupparsi le varici.
L'insufficienza venosa scatenata dalla gravidanza, o per meglio dire dagli effetti della gravidanza sul corpo della donna predisposta, possono portare a edema, con gonfiore e pesantezza alle gambe.
Tuttavia, ciò non è necessariamente patologico: difatti, in una donna non predisposta geneticamente, il gonfiore delle gambe è momentaneo, e solitamente regredisce subito dopo il parto, o comunque nelle settimane successive allo stesso.
L'esame EcoColorDoppler è necessario durante la gravidanza per valutare lo stato interno dei grandi vasi addominali, spesso congestionati per il peso che esercita il feto
Per scoprire un meno la predisposizione alla malattia venosa cronica, quindi alla probabile insorgenza delle varici, è necessaria una visita angiologica specialistica, correlata da esame eco-color-doppler.
Se quindi, durante la gravidanza, la donna lamenta gonfiore, pesantezza, senso di costante peso sulle gambe, magari accompagnato anche da evidente edema agli arti inferiori, non bisogna spaventarsi: ciò potrebbe essere fisiologico e normale, però potrebbe anche indicare l'inizio della malattia venosa cronica.
Paziente di 28 anni, alla 34a settimana di gravidanza, con manifestazione di vene varicose
dovute all'iper-pressione del feto
Ecco perché quello che bisogna fare è ricorrere alla visita specialistica di un Medico Angiologo, che provvederà a diagnosticare un meno la presenza di insufficienza venosa e, eventualmente, a prescrivere le idonee terapie per contrastarla.
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Quindi ricorda che...
- Le gambe sorreggono il peso di tutto il nostro corpo, e quindi sono sottoposte ad una pressione superiore rispetto a tutte le altre parti del fisico;
- Oltre al peso stesso di scheletro, muscoli ed organi, le gambe devono sopportare il peso della circoazione arteriosa, venosa e linfatica;
- La circolazione venosa, composta da sangue refluo, si avvale del meccanismo del passo e della pompa muscolare per rimandare il sangue deossigenato verso il cuore;
- In assenza di regolare camminata, oppure in presenza di difetti della stessa, il meccanismo del passo funziona male, peggiorando quindi il ritorno venoso;
- L'insufficienza venosa cronica piano a piano deteriora l'endotelio delle vene, sfiancandolo e dando dunque origine al fenomeno delle varici e del reflusso di sangue venoso;
- La circolazione linfatica ha il compito di drenare la linfa dal tessuto interstiziale, impedendo quindi l'intossicazione dovuta ai nostri stessi componenti di scarto del metabolismo;
- Ogni giorno, le cellule del nostro corpo producono circa 2,5 litri di linfa, che viene drenata dal sistema linfatico;
- Problemi posturali, di camminata oppure di stasi linfatica possono provocare edema e gonfiore diffuso alle gambe;
- Il caldo aumenta l'eccitazione energetica degli atomi, ed aumenta la distanza dei legami molecolari;
- L'aumento di temperatura provoca il noto effetto della vasodilatazione, che fa aumentare il diametro di vene, arterie e vasi linfatici;
- La vasodilatazione peggiora i problemi vascolari e linfatici, peggiorandoli e rendendoli spesso ben poco sopportabili durante la stagione calda dell'anno;
- La gravidanza comporta la compressione innaturale dei grandi vasi addominali della futura mamma, dovuta al peso del bambino;
- Premendo sui vasi addominali, il feto rallenta la circolazione venosa e linfatica, e questo può causare problemi di gonfiore alle gambe nella donna incinta;
- Nelle donne predisposte geneticamente all'insufficienza venosa, la condizione di gravidanza è un fattore scatenante della malattia venosa cronica;
- Il Medico specializzato nel diagnosticare e risolvere i problemi di gambe gonfie e dolenti è il Chirurgo Vascolare, noto anche come Angiologo
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